Storie
Chi ha inventato il panettone?
Un breve viaggio nella storia del dolce tipico del Natale
Il Pan di Toni
La nascita del panettone è contesa. Secondo una leggenda il suo nome deriva da Pan de Toni e la storia segue un canovaccio piuttosto noto. Galeotto è sempre l’errore da cui deriva il miracolo della creazione. Durante la dinastia degli Sforza, nel XV secolo, il pasticcere di corte brucia il dolce del sontuoso banchetto natalizio. Toni (umile sguattero della brigata di cucina) propone timidamente di usare il lievitato preparato con gli avanzi ricavati dall’impasto del dolce bruciato, a cui aveva aggiunto uova, burro, zucchero, uvetta e canditi. Il cuoco, non avendo alternative, accetta questa soluzione che si rivela un trionfo. Il glorioso impasto avrebbe gettato le basi per il dolce natalizio per eccellenza: il panettone, chiamato così in onore di Toni, il Pan de Toni.
Il panettone: dolce povero o di lusso?
Un’altra leggenda attribuisce l’invenzione del panettone a Suor Ughetta. La monaca, con quello che era riuscita a trovare in monastero (farina, uova, burro, uvetta e canditi), avrebbe creato un pane dolce per il Natale delle sue consorelle.
Pietro Verri fa risalire il nome a “pane di tono”, cioè di lusso, ma con molta probabilità panettone non è altro che l’accrescitivo del termine dialettale panètt, il panetto che si fa lievitare per dare vita al pane grande.
Fonti scritte dimostrano invece che l’origine del panettone derivi dall’usanza alto-medievale di consumare, a Natale, un grande pane di frumento. Sempre secondo queste fonti, nell’Ottocento il grande pane diventa dolce e viene arricchito di uova, zucchero, burro e uva passa.
Ma la nascita del panettone moderno avviene a Milano per opera del pasticcere Paolo Biffi, che nel 1857 produce un grande lievitato per papa Pio IX.