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Come riciclare il panettone e il pandoro
Non sprecate i lievitati avanzati dalle feste. Conservateli per San Biagio o usateli in cucina
I dolci delle feste natalizie sono principalmente due: il panettone e il pandoro, che in questo periodo abbondano sulle tavole di tutti gli italiani. Ma passato il Natale, cosa succede ai lievitati che eccedono? La parola d’ordine è riciclo.
Un pezzetto di panettone avanzato dalle feste va mangiato a San Biagio
Intanto, se ve ne avanzano un po’, qualcuno mettetelo in un luogo nascosto della dispensa per tirarlo fuori il 3 febbraio in occasione di San Biagio. Tradizione vuole che nella giornata dedicata al santo protettore della gola venga consumato del panettone secco benedetto e avanzato dal Natale. Mangiarlo, invocando il santo con questa frase “San Biàs, el benedis la gola e èl nas”, allontana i malanni e protegge dal mal di gola.
Non solo dolci. Come si utilizzano gli avanzi del panettone e del pandoro in cucina
Se non avete voglia di aspettare il 3 febbraio, sia il panettone, sia il pandoro possono essere utilizzati in cucina per creare dolci gustosi e sfiziosi antipasti salati. Sono ottimi da inzuppare nel latte o nel caffè della colazione. Si possono ammorbidire con una crema pasticcera o con del cioccolato e trasformarsi in una torta. Bagnandoli con il caffè e spalmandoci sopra del mascarpone, diventano una valida alternativa al classico tiramisù.
E se non vi piacciono i dolci, ricordate che con il panettone e il pandoro avanzati dalle feste natalizie si possono realizzare anche dei gustosi intingoli salati, ideali per l’antipasto o per l’aperitivo. Basta tagliarli a fette, tostarli e accompagnarli con una acciuga, una fetta di mortadella o del salmone.