Storie
Datteri, frutti antichi e gustosi
Ricchi di proprietà nutritive, i datteri si prestano a diversi usi in cucina
Hanno un elevato apporto calorico e un notevole potere energetico. Sono un concentrato di proprietà nutritive: fibre, vitamine (soprattutto del gruppo B), sali minerali, amminoacidi essenziali, potassio, fosforo, ferro, calcio e manganese.
Un’origine antichissima
Frutti commestibili della palma Phoenix Dactylifera, una pianta longeva e produttiva diffusa in Africa settentrionale e in Asia occidentale, i datteri hanno una origine antichissima. Venivano già consumati dagli Egizi e poi ancora dai Romani che li usavano per preparare dolci e bevande fermentate. Nel Medioevo erano accostati anche a piatti a base di carne.
Come si presentano?
Si presentano come bacche polpose, dal colore marrone e dal gusto dolcissimo con, all’interno, un unico nocciolo lungo, legnoso e appuntito. Il nome dattero deriva dal greco daktilos, che significa dito e allude alla sua forma. In Italia il loro consumo aumenta durante le feste natalizie quando fanno la loro comparsa a fine pasto, insieme agli altri frutti esotici.
Amati dalla cucina crudista, ma non solo
Ma oltre a mangiarli nature, gli utilizzi in cucina sono tanti. Per la loro componente zuccherina, sono ottimi per la preparazione di dolci, liquori, confetture e per farcire carni. I datteri sono particolarmente apprezzati dalla cucina vegana crudista che preferisce il loro consumo a crudo in modo da preservarne le proprietà benefiche.