Storie
Il Natale in Sicilia: ‘A cunzata da cona
Una antica tradizione natalizia catanese che accompagna le novene
Offrire cibo alla divinità è una pratica antichissima che interessa la maggior parte delle culture e, naturalmente, anche la nostra. Certo, nei paesi occidentali questa forma di devozione non è più molto usuale, ma ci sono degli esempi che tutt’oggi sopravvivono.
Il rituale catanese
È il caso di Catania e delle cone, le edicole religiose poste agli incroci delle strade per proteggere i viandanti e gli abitanti. Fin dall’antichità a metà dicembre i tempietti venivano “cunzati”, addobbati con fiori, rami e cibo. Il rituale è di origine latina, mutuato addirittura dai greci, e si inseriva nelle celebrazioni per l’arrivo dell’inverno. Questa tradizione venne fatta propria dai Cristiani e il giorno designato per la cunzata divenne il 13 dicembre, Santa Lucia.
Novene di Natale
I fedeli arricchivano le edicole che ospitavano la Sacra Famiglia con melograni, arance, mandarini, cedri, datteri, fiori, rami di biancospino e asparagi selvatici. Una gioia per la vista è per l’olfatto, vista la varietà dei colori e dei profumi spiccatamente mediterranei. Dal 16 fino al 24 dicembre si svolgevano le novene di Natale e i musicisti celebravano davanti alle cone i nove mesi della gestazione di Gesù con musica e canti.
Attualmente questa tradizione non è più viva come un tempo, ma non è del tutto perduta. In tempi recenti i ragazzi delle scuole e semplici cittadini hanno ripreso ad addobbare i tabernacoli di alcuni quartieri popolari. C’è da sperare che questo seme germogli, perché si tratta di un modo rispettoso dell’ambiente per abbellire le città a Natele e per ricordare l’altissimo valore rituale del cibo.