Storie
Le principali varietà di riso
Quali sono le principali varietà di riso italiane?
Originario dell’Asia, il riso si coltiva in Cina da tempi memorabili. Da qui si diffonde in India e in Medio Oriente prima, in Europa solo nel Medioevo grazie al contributo degli Arabi. In Italia arriva nel XV secolo. Attualmente sono tante le varietà coltivate nel nostro Belpaese, eccone qualcuna.
L’Originario
Conosciuto anche come Comune o Balilla, è un riso dal chicco tondo e corto, assorbe molto i liquidi e ha un potere particolarmente saziante. È economico ed è perfetto per minestre e minestroni.
Il Vialone Nano
È una varietà diffusa soprattutto in Lombardia e in Veneto, in particolare nel Veronese, a Isola della Scala. Ha dei chicchi piccoli e semifini che, durante la cottura, sprigionano un profumo intenso. In cucina è usato per il risotto e il timballo.
Il Ribe
Ha dei chicchi fini, lunghi e affusolati che non contengono molto amido. Regge bene la cottura ed è adatto alla preparazione di insalate e pilaf.
Il Carnaroli
È il re dei risotti e viene considerato molto pregiato. È un riso superfino diffuso in Lombardia e Piemonte, con chicchi lunghi e piccoli, ricchi di amido. Assorbe bene la cottura e non scuoce: ecco perché è particolarmente adatto a piatti che richiedono una lenta lavorazione.
Riso Venere
È una varietà italiana, nata a Vercelli a fine anni Novanta. Si distingue dagli altri chicchi per il colore nero e per i chicchi lunghi e integrali che richiedono un maggiore tempo di cottura. È ottimo come insalata.